Finisco di vedere “Borat – Seguito di film” mentre dagli USA arriva la notizia che Joe Biden (in coppia con l’ottima Kamala Harris) è il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Un tempismo perfetto. Non c’è dubbio sul fatto che il film di Sacha Baron Cohen, visto da milioni di persone grazie alla distribuzione su Amazon Prime Video, abbia dato il suo apporto alla caduta della stupidità trumpiana. L’America ha deciso non fosse il caso di fare figure di merda mondiali per altri 4 anni.
Trump se ne andrà, nonostante tutto, dopo aver incassato tantissimi voti. Voti di persone che, come mostra benissimo “Borat”, rimarranno nella vita quotidiana americana con le proprie assurde convinzioni ed una visione del mondo semplicemente incompatibile con una convivenza pacifica in società sempre più complesse e differenziate. Magari però, poco a poco e con un duro lavoro politico, queste persone torneranno almeno a vergognarsi della propria ignoranza. Continuando magari a diffondere le proprie assurde teorie complottiste o religiose e non accettando nulla che vada oltre il proprio piccolo mondo antico. Ma come succede laddove la politica prova a svolgere correttamente il proprio ruolo di regolatore sociale, verranno tenuti nei giusti recinti di legalità affinché non nuocciano oltre il dovuto. Sicuramente non avranno più un’oscena e pericolosa sponda politica alla Casa Bianca a certificare i loro deliri.
Una gran bella notizia per il mondo intero. Il tempo dei populismi forse sta andando in archivio. Forse la caduta di Trump scatenerà un effetto domino, aiutando la progressiva caduta politica dei vari Bolsonaro, Erdogan, Orbàn, Johnson, Putin, Salvini, Di Maio, ecc. ecc..
Qualcuno parlerà di “ritorno delle élite”, di ripresa del controllo da parte dei “poteri forti”. Ma sarà solo la coda dialettica di un delirio populista che nel mondo ha portato ad un arretramento culturale e di convivenza sociale devastante.