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L’ottimo Comune-info.net pubblica oggi un appassionato intervento sulla recente caduta (in realtà ancora in corso nelle sue ultime atrocità) di Aleppo. Finito l’articolo, leggo i primi tre commenti in calce e mi riportano subito all’intenso dibattito che, per tutta la lunga durata del conflitto siriano, è riuscito a dimostrare inequivocabilmente due cose:
- la crescente difficoltà (impossibilità?), in un mondo sempre più complesso e brutalmente contraddittorio, anche solo di provare a comprendere le molteplici ragioni in campo, inestricabilmente confuse con i relativi molteplici interessi in campo;
- l’unica raccapricciante certezza rimarrà l’ammasso di dolore umano che quelle contraddizioni politiche, mischiate con quegli interessi, hanno prodotto (e purtroppo produrranno) sulle vite dei siriani e non solo. Su quelle vite che dal conflitto sono state ( e saranno) divorate, umiliate, stuprate, torturate, terrorizzate, esiliate.
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