Città del Messico – Finalmente, dopo 30 anni di tentativi falliti (con governi e maggioranze di tutti i colori) anche l’Italia ha dato cittadinanza e riconoscimento giuridico a migliaia di italiani fin qui condannati all’invisibilità. Lo ha fatto con una legge che, seppur menomata da chi l’avrebbe voluta morta, finalmente c’è e smuove quella fetida e maleodorante palude che ha fin qui contraddistinto ogni discussione parlamentare sui diritti civili.
Peggio di quelli che continuano a parlare di “colpo mortale alla famiglia naturale o tradizionale”, preannunciando vendette elettorali, c’è l’Italia Migliore. Quelli che non si piegano, semplicemente se ne fregano.